Sant Isidoro

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Quando ci si sposta da Porto Cesareo verso le marine di Nardò, si incontra Sant’Isidoro, una località balneare ricoperta da un manto dorato di granelli di sabbia finissima.  Tra l’altro, si tratta di una bella eccezione, se si pensa che il tratto costiero delle sue “sorelle” , ossia Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Porto Selvaggio, tutte più a sud, ricorda, invece, quella carta crespa che, nell’allestimento di un presepe “casalingo”, viene utilizzata per plasmare le rocce. Ma tutte sono accomunate dall’abitare sulla costa occidentale salentina, affacciata sullo Ionio.

spiaggia e torre di sant'Isidoro

Da fare a Sant’Isidoro.

Siete giunti in vacanza a Sant’Isidoro e non sapete cosa fare? Il primo consiglio è, ovviamente, quello di andare a crogiolarvi al sole fino al tramonto, anche perché qui sul versante ovest, sono impareggiabili, dato che il sole si va a coricare nel mare. Potete scegliere se farlo sul lettino di qualche lido attrezzato o beati sul bagnasciuga della spiaggia libera: il risultato di certo non cambia, perché in ogni caso relax è la parola d’ordine. Seconda cosa d fare necessariamente a Sant’Isidoro, specialmente se si vuole fare un pranzo o una cena coi fiocchi, è una visita  al famosissimo mercato dei frutti di mare: qui troverete esposto ciò che di meglio lo Ionio partorisce ogni giorno. Probabilmente, qui manca un po’ di movida notturna, ma non disperate, perché la viva e attiva Porto Cesareo dista solo 6 km, così come sono a un tiro di schioppo le altre marine di Nardò con i loro locali. La notte è lunga sulla costa salentina e avrete mille occasioni per divertirvi alla grande.

attracco a sant'Isidoro

Ma qui non c’è solo mare, spiaggia e divertimento. Cosa ha dato il nome alla località? Naturalmente una torre, come spesso è accaduto in zona (basti pensare, ad esempio, a Torre Lapillo). Pertanto, si può anche andare a visitare  quella torre che ha dato il nome alla località: non è antichissima, secondo le fonti storiche a disposizione dovrebbe essere una seconda ricostruzione, avvenuta nel 1622, di una struttura originaria che già esisteva nel 1443.

spiaggia e torre di sant'Isidoro

Si tratta di una torre voluta da Carlo V per difendere la zona dall’attacco dei Saraceni. Si compone di tre piani di diversa forma (il piano terra è troncopiramidale con base quadrata, mentre il resto prosegue a mo’ di parallelepipedo), mentre una scala d’accesso si trova sul lato opposto a quello che guarda al mare. Dalla sua sommità, comunica con Torre Squillace e Torre Inserraglio, ma in realtà, com’è noto, il litorale neretino è il più affollato di strutture fortificate, lo insegna la storia.

Per la foto ringraziamo Carmelo61 (http://www.flickr.com/photos/carmelo61/2818236668/)

E voi, per apprendere queste e tante altre cose, che aspettate a raggiungerci?

 


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